lunedì 28 aprile 2008

Elezioni & Piagnistei


Le ultime elezioni sono passate e i loro risultati digeriti. C’abbiamo riflettuto e abbiamo letto molti commenti, anche di persone informate e che stimiamo. Nonostante quello che è successo, che non è trascurabile, mi sembra che si continui a ignorare il fatto che ci sono anche altri problemi che, essendo fuori dalle ideologizzazioni di schieramento, non vengono considerati importanti o degni di essere analizzati. Eppure qualcosa non ha davvero funzionato.
Al di là delle Alpi e anche oltre Atlantico la vittoria del “venditore di olio di serpente” ha fatto strabuzzare gli occhi ai commentatori politici e i titoli dei principali quotidiani possono essere riassunti, in estrema sintesi, con la frase: come avete fatto a votare ancora lui?
Provo a riassumere quello che, secondo me, i tanti che si fanno esami di coscienza sui giornali non sembrano aver colto, o comunque non vogliono affrontare (molti facendo i finti tonti).
1. Comunicazione (a). Per tutta la durata del governo Prodi, ogni sera su tutti i telegiornali comparivano, oltre a Bonaiuti, almeno un paio di altri scherani (Cicchitto, Bondi etc.) a parlar male del governo e a chiederne le dimissioni. Non mi risulta di aver mai visto Sircana a difenderlo, ma piuttosto ministri litigiosi l’un contro l’altro. Continuiamo così.
2. Comunicazione (b). Con alti e bassi il governo Prodi ha messo in atto provvedimenti legislativi che non si vedevano da tempo circa la tutela dei precari, la difesa delle pensioni, incentivi all’impiego delle energie rinnovabili e per la tutela dell’ambiente (con buona pace dei Turigliatto, Rossi, Ferrando e Pecoraro Scanio, che fortunatamente non faranno più danni in parlamento). Non parliamo del risanamento economico di un paese che nell’aprile 2006 era sull’orlo della bancarotta. Cosa è passato all’opinione pubblica di tutto questo? Niente, perché il premier non ha fatto neanche una conferenza stampa di commiato e di rivendicazione di ciò che è stato fatto. Come punto 1.
3. Sicurezza. Quasi tutte le mie amiche si guardano bene dal prendere un mezzo pubblico di sera a Milano (alcune anche di giorno) perché hanno paura. Degli extra-comunitari ovviamente. Nessuna di queste persone è leghista o razzista e questo significa solamente che il problema “sicurezza” non è un elemento sbandierato provocatoriamente dalla destra ma rappresenta un fatto incontestabile. Maggiore rigore formale avrebbe forse evitato di avere oggi Maroni ministro degli interni. O no?
4. Federalismo fiscale e Lega. Nel nord Italia, tutte le mattine molti milioni di persone si alzano e vanno a lavorare, producono come si fa in Germania o in Svezia, pagano le tasse e ricevono in cambio servizi da terzo mondo. Al sud, in molte regioni (la Sicilia è l’esempio più eclatante) parecchie decine di migliaia di persone non si devono neanche recare in ufficio perché lo stipendio viene loro accreditato sul c/c senza che debbano nemmeno recarsi in ufficio (dove peraltro non avrebbero nemmeno la sedia sulla quale sedersi). Quando si metterà in pratica un minimo federalismo fiscale, con responsabilità di spesa per le regioni, come esiste in quasi tutti i paesi Ocse, si comincerà a ridurre il brodo di coltura in cui crescono le idee leghiste. Evitando di piangere nel dopo elezioni!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo perfettamente ma...ci fermiamo qui, a quelle che sembrano solamente beghe di una piccola provincia.Che dire della mancanza assoluta da ambo le parti di programmi su tematiche di largo respiro:investimenti su mobilità,infrastrutture,energia,piani industriali etc...di cui non si ha traccia alcuna nei discorsi vari.
Leggere oggi sul Corrierone l'articolo riguardante l'involuzione del sistema portuale nostrano...tanto per misurare la nostra lungimiranza.

Unknown ha detto...

Concordo con il punto 1: comunicazione assente, ma forse anche un respiro troppo breve per chi era andato alle primarie per Prodi con tante speranze. Enrico non ha torto. Naturalmente anche per il punto 2 sono d'accordo ma mi domando se è davvero un problema di giornalisti televisivi o radiofonici o della carta stampata. E' possibile che tutti siano senza spina dorsale? Io penso che tutti siano stati un po' nelle retrovie, come del resto noi elettori, per vedere come si sarebbe svolta la legislatura, perchè anche il discorso della litigiosità mi pare francamente pretestuoso. Io credo che non ci sia stata una buona comunicazione nemmeno tra gli stessi componenti del governo e soprattutto che nessuno avesse voglia di muoversi effettivamente lungo percorsi innovativi che avrebbero potuto dare un po' di sprint agli elettori. I percorsi innovativi sarebbero relativi a un effettivo cambio di prospettiva per i problemi energetici: è un po' poco lo sgravio fiscale del 55% in tre anni!; oppure uno sblocco per il lavoro dei giovani, non si può proseguire in questo modo, stiamo consumando tutte le risorse disponibili. Circa il terzo punto, qualcuno mi dirà che sono fortunata ma io giro parecchio e non mi è mai successo nulla. Che il controllo del territorio da parte delle forze deputate sia assente è verissimo. La Polizia è presente sempre in forze agli stadi e lungo le autostrade e i treni per i tifosi. E' un po' sbilanciato tutto quanto, ma non vorrei che questa paura dell'extracomunitario fosse un po' indotta. Il quarto punto mi lascia molto dubbiosa, non ne so abbastanza per dare un'opinione ma mi mette un po' i brividi che alcuni territori, tra cui la stessa Lombardia, potrebbero diventare territorio di scorribande di personaggi scomodi.